mercoledì 20 aprile 2011

L'orrore in edicola: MARTIN MYSTERE 314 e SHINIGAMI n. 1

Strano che il miglior albo Bonelli in edicola non sia Dylan Dog o Dampyr, ma questo Martin Mystère scritto da Luigi Mignacco -che i più addentro ricorderanno come ottimo sceneggiatore fin dai tempi di Orient Express- e magnificamente disegnato da un Paolo Ongaro che stilisticamente sembra volersi misurare con i capisaldi di Eerie e Creepy: Angelo Torres e Alex Toth.
C'è da dire che Ongaro, come autore/disegnatore, vanta una carriera internazionale che spazia dai  "popolari" Diabolik, Tarzan, Rahan, L'Intrepido, Il Giornalino, Il Corriere dei ragazzi, Super Gulp, Storia d'Italia a fumetti, Corrier Boy, Lanciostory, Skorpio, Boy Music, Topolino, Pif, Martin Mystère... fino ai più "autoriali" Horror, Eureka, L'echo des savanes, Monstars... E che, quindi, più che misurarsi coi geni del fumetto, se la gioca tranquillamente alla pari. Per tornare a bomba: un horror davvero cupo e ben congegnato, ambientato in una Venezia sinistra e fumigante orrori. Occhio alla lunga sequenza onirica: é un gran bel pezzo di fumetto degno di entrare negli annali!
Shinigami, invece, é la nuova rivista diretta da quel Paolo Di Orazio ideatore di due icone dell'horror italiano da edicola degli anni 80: Splatter e Mostri.
Shinigami, però, é fin dalla copertina (stilisticamente ammuffita) una delusione. A parte una storiellina scritta dallo stesso Di Orazio e disegnata dal duo Salvatori/Faina, tutto il resto scivola via in una schiuma di banalità indifendibili, tra cui un imitatore di Toppi che ci riporta alla sciatteria di certe finte riviste d'autore degli anni 70... un brivido di cui si poteva (anzi: SI DOVEVA!) fare a meno.

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